Stress: se lo conosci lo superi
“Stress” è una parola talmente abusata e utilizzata per indicare situazioni molto diverse tra loro che si è perso il suo significato originario. Tutti conosciamo lo stress come qualcosa da evitare, qualcosa che fa male, che ci affligge, ma pochi di noi sanno che il suo significato è molto più ampio e più interessante.
Stress: è davvero così da buttare?
Il termine stress infatti è nato in biologia e indica la risposta che un organismo dà alle richieste dell’ambiente (fattori di stress); in altre parole, è la tendenza di un essere vivente ad adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente esterno che ricadono in qualche modo su di lui.
L’obiettivo di ogni essere vivente è di mantenere il più possibile situazioni di equilibrio:
per questo reagiamo più o meno velocemente agli stimoli e ai cambiamenti per riportare l’equilibrio nella nostra vita.
Per la stessa ragione è così difficile cambiare, siamo biologicamente costruiti per difendere la sicurezza nella nostra vita, anche se questa risulta difficile e dolorosa: è comunque una situazione che conosciamo, a cui ci siamo adattati, che il nostro organismo (inteso come sistema corpo-mente) chiama “casa”. Questo imperativo biologico si chiama tecnicamente omeostasi.
Questo è il motivo principale per cui anche se siamo convinti profondamente di voler portare dei miglioramenti alla nostra vita, non sempre ci riusciamo e ci ritroviamo a rimandare l’inizio della dieta al prossimo lunedì. Ogni lunedì dell’anno. Da diversi anni.
Quindi non dobbiamo pensare allo stress come qualcosa di negativo in sé, anzi: è una capacità fondamentale del nostro essere umani che ci permette di adattarci ad un mondo e ad una vita che cambiano continuamente intorno a noi, mantenendo e ripristinando il nostro equilibrio nel più breve tempo possibile.
Quello che trasforma lo stress classico nel nemico numero uno di molti di noi è il livello degli stimoli che riceviamo e la loro durata nel tempo.
Ci sono fattori esterni che ci stressano e di cui non ci accorgiamo perché li consideriamo quotidiani e altri che addirittura ci stimolano a performare al meglio.
L’Eustress o Attivazione (termine mediato dalla Scienza della Performance) indica un livello di risposta del nostro corpo positiva, che spinge ognuno di noi ad essere concentrato su un determinato compito, senza distrarsi, con le sue risorse personali proiettate a ciò che sta svolgendo (o a risolvere il problema su cui sta lavorando) in modo da dare il massimo.
È una condizione da ricercare ogni volta che ci poniamo un obiettivo, che sia passare un esame scolastico, affrontare un colloquio di lavoro, gestire una famiglia con 3 figli, uscire a cena ad un primo appuntamento, sostenere un incontro di vendita, preparare una presentazione.
Ognuno di noi ha provato l’Eustress almeno una volta nella vita: sentiamo che il corpo è presente, emozionato, il cuore batte più veloce, la tensione è palpabile E non diventa mai troppo. Resta ad un livello che rende piacevole il momento: sono attivato, motivato e disposto a ripetere l’esperienza.
E allora com’è che certe situazioni precipitano e abbiamo la sensazione di non riuscire a gestirle?
Ognuno di noi ha una soglia, totalmente soggettiva, superata la quale lo stress da gestire diventa troppo e si trasforma in Distress, quello “sulla bocca di tutti”.
Cosa causa lo “Stress negativo”?
- Situazioni complesse protratte troppo a lungo
- Richiesta di attenzione costante senza pause, prolungata nel tempo
- Eventi o obiettivi troppo difficili da gestire tecnicamente o emotivamente perché non abbiamo le competenze o le risorse personali per fronteggiarli
- Più fattori stressanti a cui rispondere contemporaneamente o molto ravvicinati nel tempo (3 esami in un giorno sono più stressanti da preparare e sostenere di 3 esami in 3 settimane; cambiare casa e lavoro insieme; etc)
Una volta entrati nel circolo del Distress allora sì che ci sentiamo stanchi, nervosi, molto reattivi, insicuri e incapaci di fronteggiare le situazioni. A volte sentiamo di non avere più le energie di un tempo, altre volte alterniamo momenti di grande energia a momenti di noia e apatia.
Molti di noi hanno la sensazione di non farcela, il classico “non ne posso più” accompagnato alla percezione di non avere neanche le forze per cambiare la situazione in cui si trovano.
E allora siamo spacciati?
Ovviamente no! In generale vale sempre la regola che prevenire è meglio che curare, per questo:
- Vivi la vita ad un ritmo sostenibile, seguendo due semplici regole:
- Fai una cosa al tempo di una. Non tre cose insieme, senza distrazioni e sovrapposizioni; il multitasking è una pratica sopravvalutata e decisamente non sana.
- Prenditi delle pause. Ogni ora e mezza/due fermati, fai una passeggiata, guarda fuori dalla finestra, bevi una spremuta… insomma, dai il tempo al tuo cervello di staccare e ricaricare le batterie.
- Coltiva attività in cui ti senti competente e pianifica le esperienze che possano fornirti le competenze che ti mancano.
- Inserisci nella tua routine quotidiana pratiche che ti aiutino a scaricare le tensioni accumulate: respira, fai sport, cammina, balla, suona, dipingi, scrivi…
Se però hai oltrepassato la linea e senti di essere in Distress non disperare, con un po’ di impegno e costanza potrai tornare ad un livello di stress tollerabile o addirittura stimolante.
La prima cosa da fare tassativamente è di rallentare il ritmo.
Rallenta. Rallenta.
E quando pensi di aver rallentato, rallenta ancora un po’.
So cosa stai pensando: resterò indietro con le cose da fare, avrò tantissime rotture, come faranno senza di me, e riflessioni positive e stimolanti di questo tipo.
Ti svelerò un segreto alquanto scomodo: il Sole sorge anche senza di noi. Il mondo si riadatterà al tuo nuovo ritmo. Se persegui obiettivi che ti mettono troppo sotto pressione è il caso di rivedere le mete che ti sei prefissato.
Protrarre il Distress a lungo libera ormoni come cortisolo, adrenalina e noradrenalina che intossicano il nostro corpo; abbassa le difese immunitarie; rende il nostro cervello meno prestante e quindi diminuisce la nostra creatività, il nostro grado di sopportazione di ulteriori stimoli esterni e la nostra capacità di risolvere problemi. Ci rende stanchi, nervosi, senza entusiasmo e passione per ciò che stiamo facendo.
Di fatto quindi, correre senza fermarsi mai con l’illusione che sia il modo migliore per realizzare i nostri progetti, è il modo migliore per performare in modo mediocre, fallire e arrivare ad un punto in cui dovremo fermarci a lungo per riprenderci.
Liberare spazio in agenda ti aiuterà ad avere nuove idee: creatività e problem solving si nutrono di tempo libero, nuovi scenari, natura, vacanze.
Quindi rallentare è la prima cosa da fare quando ci rendiamo conto di aver oltrepassato la soglia del Distress.
Un altro rimedio infallibile contro il Distress è Respirare.
Banale? No anzi: il nostro Respiro è un antidoto infallibile per lo stress.
Quasi qualsiasi modo di respirare attivamente può portare sostanziali benefici, ma esiste una tecnica di Respirazione Circolare e Diaframmatica che ha come obiettivo la disintossicazione di corpo e mente, in modo da liberarci dalle interferenze che affollano il nostro sistema (e che ci hanno portato al Distress) per re-integrare tutta quell’energia dispersa e averla nuovamente a disposizione nostra e dei nostri progetti.
Non so se ci hai mai fatto caso, ma la maggior parte di noi respira poco e senza usare correttamente il diaframma. Se vuoi scoprire perché il diaframma è così importante puoi leggere questo articolo che spiega alcune (solo alcune!) delle meravigliose cose che il diaframma può fare per noi.
Allenandoti anche pochi minuti al giorno potrai abbassare i livelli degli “ormoni dello stress” in circolo, aumentare l’ossigenazione del sangue e delle cellule che ti farà avere più energia disponibile, sostenere la circolazione sanguigna, il sistema linfatico (e quindi le difese immunitarie), avere una mente più libera e concentrata.
Puoi iniziare facendo qualche sospiro di sollievo di tanto in tanto, soprattutto in momenti di forte pressione o se ti accorgi di essere in apnea.
Respirare correttamente è una pratica che si può imparare e allenare, in due giorni di formazione ad esempio puoi imparare tutto il massimo indispensabile per praticare quotidianamente a casa.
Noi di Scuola Skills abbiamo fatto del Respiro la nostra bandiera da quasi trent’anni, proprio perché è la tecnica di gestione dello stress più efficace, efficiente e autonoma che ci sia. Il nostro week end di Respiro si chiama Una Boccata d’Aria e ti aiuta letteralmente a riprendere fiato!
Per renderlo più accessibile abbiamo stretto una convenzione molto vantaggiosa con Salottino che puoi scoprire qui.
Provare per credere. 🙂
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